Riflessione sul Vangelo della domenica
di Magdalena e Carlos Altamirano
Nel brano evangelico di questa domenica, Gesù proclama le beatitudini, con le quali ci insegna come essere veramente felici, indicandoci la via della santità. Pertanto, questo è un messaggio di grande speranza per i coniugi e le famiglie, e vale la pena osservare ciò che ognuna ci dice.
«Beati i poveri in spirito». Beate le famiglie che non basano la loro felicità, né la loro sicurezza, sull’avere, ma ripongono la loro fiducia solo in Dio, perché così Egli regnerà veramente nelle loro case. Non si tratta di vivere senza beni, ma di non attaccarsi ad essi, perché questi non ci daranno mai una soddisfazione totale.
«Beati quelli che sono nel pianto». Beate le famiglie che non concentrano la loro felicità sul piacere. Non si tratta di glorificare il dolore, ma di riconoscere che piacere e felicità non sono la stessa cosa. Papa Francesco ha ricordato che Gesù proclama beati coloro che «non sono indifferenti, e nemmeno induriscono il cuore nel dolore, ma sperano con pazienza nella consolazione di Dio» (Angelus, 1-11-2020).
«Beati i miti». Beate le famiglie che non cercano la felicità nel potere, né si impongono agli altri. Questa ricerca del potere è uno dei grandi mali in molti matrimoni e famiglie. Ci piace imporre le nostre idee e i nostri interessi sul coniuge e sui figli, e vogliamo primeggiare a scapito degli altri, questo, però, non ci darà mai la piena felicità.
«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia». Beate le famiglie il cui più grande desiderio è fare sempre la volontà di Dio, perché raggiungeranno la soddisfazione e quindi la felicità.
«Beati i misericordiosi». Beate le famiglie che cercano di avere e custodire in sé la vita divina, e quindi riflettono e irradiano negli altri la misericordia di Dio, perché più misericordia danno, più otterranno.
«Beati i puri di cuore». Beate le famiglie che mantengono le intenzioni del loro cuore focalizzate chiaramente e unicamente su Dio, che non hanno il cuore diviso.
«Beati gli operatori di pace». Beate le famiglie che cercano e trasmettono la pace di Dio, non solo la loro tranquillità, perché così saranno più vicine a Lui.
«Beati i perseguitati per la giustizia» e «beati voi quando vi insulteranno per causa mia». Beate le famiglie i cui membri non aspettano la felicità dell’onore o del proprio “buon nome”, ma della gloria di Dio.
Rendiamo grazie a Dio per questo messaggio che rende chiaro il cammino verso la felicità e chiediamogli di concederci di adorarlo con tutta l’anima e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo.
Vangelo
Beati i poveri in spirito.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,1-12a
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.