Riflessione sul Vangelo della domenica
di Soraya e Michele Solaro
«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato», ed è con questa affermazione di Gesù si che si conclude il Vangelo di questa domenica. Dio “realizza” sempre quello che “dice”, sta poi a noi coglierne i segni, comprenderne il significato, rimanendo, appunto, “in ascolto”, come anche la prima Lettura sottolinea: «a quanti erano capaci di intendere» (Nee 8,3).
La famiglia è il luogo dell’ascolto, la palestra dell’ascolto. L’ascolto della Parola di Dio attraversa e cambia la vita di ogni uomo e la difficoltà nel comprendere quello che realizza, non dipende da una mancanza di formazione teologica o esegetica, ma da una fede disincarnata. Anche noi, famiglie in cammino, possiamo avvertire questa difficoltà nel comprendere cosa il Signore stia compiendo, cosa vuole consegnarci e, quando questa difficoltà si prolunga nel tempo, i tanti buoni propositi che scaturiscono dall’esperienza di fede possono lasciare il posto alla stanchezza, alla delusione, allo scoraggiamento.
Dio compie, realizza, crea, perché ama, Egli riversa su ciascuno di noi questo incommensurabile amore; ai suoi occhi siamo tutti importanti, per questo ci ha arricchiti di “doni” e “carismi” (cfr. Seconda Lettura), nessuno escluso. La famiglia è il luogo dell’ascolto, ma è anche il luogo in cui si realizza l’amore di Dio, dove ognuno si sente amato e strumento di un amore più grande.
Ti chiediamo Signore di purificare il nostro ascolto dal pregiudizio, di renderci capaci di anteporre i tuoi progetti ai nostri perché si realizzi il vero bene e il senso della nostra vita, compiendo la missione che ci hai affidato come coppia, come famiglia.
Vangelo
Oggi si è compiuta questa Scrittura.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,1-4; 4,14-21
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Parola del Signore.