Riflessione sul Vangelo della IV Domenica di Avvento
di Lina e Dino Cristadoro
Il saluto più bello di tutta la storia dell’umanità: “rallegrati piena di Grazia”! Il Signore viene: Egli irrompe nel tempo e nello spazio e sceglie una donna, la vergine Maria, la piena di grazia: “Il Signore è con te”.
Nel buio del cuore, nella solitudine dell’umanità si accende la luce della speranza, viene il Salvatore!
Rallegrati famiglia che vivi il dolore di un abbandono, che soffri la lontananza dagli affetti, che sperimenti l’isolamento dovuto alla malattia. Come posso essere nella gioia? Chiede a Dio oggi la famiglia. “Come avverrà questo”? Nel cuore di Dio ci siamo noi, tutti noi. Lo Spirito Santo spingerà gli uomini e le donne di buona volontà verso il bene. Sempre!
È il miracolo dell’amore. Noi famiglie, con le nostre fragilità, con le nostre povertà umane possiamo credere che questo annuncio sia rivolto a noi: “rallegrati famiglia piena di grazia perché il Signore è con te”.
Ancora oggi l’Angelo è con noi per ricordarci che ogni famiglia è la buona notizia, il vangelo della gioia, se sapremo accogliere nelle nostre relazioni umane, la grandezza del dono: Gesù!
Ma ancora la famiglia continua ad essere buona notizia per il mondo di oggi?
“Sì”, perché la famiglia è saldamente fondata sul disegno di Dio. È voluta da Dio.
“È il “sì” di Dio all’unione tra l’uomo e la donna, è il “sì” l’impegno di Dio per un’umanità tanto spesso ferita, maltrattata e dominata dalla mancanza d’amore. La famiglia, è il “sì” del Dio Amore.
Solo a partire dall’amore la famiglia può manifestare, diffondere e ri-gererare l’amore di Dio nel mondo“. (Papa Francesco Lettera scritta per l’incontro Mondiale delle Famiglie 2018).
Affinché ciò accada è necessario essere sempre saldamente legati a Gesù, lo sposo.
Troviamo momenti di preghiera familiare e di coppia, celebriamo la festa e la domenica come spazi di vero incontro con il Signore, favorendo la partecipazione di tutti i componenti della famiglia, perché «l’Eucaristia corrobora in modo inesauribile l’unità e l’amore indissolubile di ogni Matrimonio cristiano» (BENEDETTO XVI, Sacramentum caritatis, 27) affinché si compia ogni giorno in noi famiglie il tuo progetto d’amore. «Ecco la famiglia del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Amen!
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Signore, Tu conosci le nostre famiglie, Tu abiti con tutte le famiglie della Terra.
Tu ami le famiglie dove regna la gioia, anche se sono piccole.
Tu ami le famiglie che sanno essere aperte, ospitali, e dove ogni bimbo è accolto come un dono.
Tu ami le famiglie vive dove si parla e si canta, dove si discute e si perdona, dove c’è il dolore ma anche la consolazione.
Signore, dona a tutte le nostre famiglie la semplicità, la serenità, l’armonia e la gioia della santa famiglia di Nazareth.
Signore, io sono sicuro che tu ami tutte le famiglie, sono sicuro che ami la mia famiglia.
E per questo ti lodo, ti benedico e ti ringrazio. Santa Famiglia di Nazareth, prega per noi e per tutte le nostre famiglie.
Amen.
(dal web)
VANGELO
Lc 1,26-38
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore