Riflessione sul Vangelo della Domenica
di Ivana e Giovanni Granatelli
Carissimi fratelli e sorelle, carissime famiglie amate dal Signore, questa domenica giungiamo insieme a Gesù e ai suoi discepoli in un luogo inaspettato, ma che nel nostro cammino si rivela importante e necessario, ci fermiamo e facciamo una sosta a Cesarea di Filippo, il luogo della verifica, del chiarimento, del confronto costruttivo.
Gesù ci rivolge una domanda diretta e chiara: “Chi dite che Io sia?” Gesù ci interroga non solo personalmente ma anche come sposi e come famiglie, come piccola comunità e ci spinge a fare il punto della situazione, attraverso un’attenta introspezione e una riflessione profonda, con onestà, serietà e sincerità. Chi è Gesù per noi? Quale posto gli abbiamo riservato? Quanto ci spendiamo, più o meno generosamente, per il Suo Regno e siamo disposti a seguirlo? Cristianamente parlando, queste domande sono esistenziali, importantissime, dalle quali non possiamo esimerci di rispondere. Dobbiamo cercare la risposta nel nostro cuore. Domandiamoci: su cosa, o meglio, su chi abbiamo costruito la nostra casa? Su chi poggiano le nostre relazioni? A chi abbiamo dato la massima fiducia, affidandogli quanto di più caro e più prezioso abbiamo? A chi abbiamo consegnato le chiavi del nostro cuore e della nostra casa? Abbiamo lasciato che fosse il Signore a costruire la nostra casa oppure ci siamo ostinatamente affaticati invano? Se la nostra casa poggia su Cristo, sulla Sua Parola, sulla roccia eterna dell’amore, della verità e della fedeltà, allora le fondamenta saranno solide, le mura avranno stabilità e il tetto ci darà sicurezza. Nulla ci potrà colpire definitivamente ma tutto affronteremo, sopporteremo e supereremo con Cristo. Gesù attende, vuole ascoltarci, vuole sapere. Gesù vuole guardarci negli occhi mentre gli apriamo il nostro cuore. Gesù vuole metterci l’uno di fronte all’altro per parlare, per abbattere le barriere, i muri di divisione, le barricate di guerra. Ci invita a metterci in discussione e ci conduce ad un sereno confronto. Questo è il momento in cui vincere l’indifferenza, la superficialità e la paura, in cui siamo chiamati a fare chiarezza e verità, a deciderci per il Signore e scegliere la parte migliore che non ci verrà mai tolta… Oggi è il giorno dell’incontro personale con Gesù, dell’incontro tra di noi sposi, tra di noi genitori e figli, tra fratelli e sorelle. Oggi vogliamo accogliere la salvezza nella nostra vita. Vogliamo fare entrare Gesù, spalancare ogni porta e ogni finestra, perché ogni angolo della nostra vita sia raggiunto, sanato, illuminato, convertito e trasfigurato dalla luce di Cristo.
Spesso ci sentiamo a posto, perché pensiamo di conoscere Gesù abbastanza e di non avere bisogno di nulla. Ma non basta conoscere Gesù, avere confidenza con Lui, intimità con Lui… bisogna anche riconoscerLo come Colui che ci ama veramente, come unico Signore e Re della nostra casa, unico Salvatore delle nostre famiglie, unica e vera ricchezza, il nostro tesoro e il nostro bene più grande, Colui al quale stiamo a cuore, che si prende cura di noi, che ci accompagna amorevolmente, che ci consiglia, ci aiuta nelle scelte, colui che, nonostante il nostro errore, non ci lascia mai soli, che sempre ci cerca e non si stanca mai di noi.
Vogliamo riconoscere Gesù come Colui che da senso e significato alla nostra storia personale e a quella di tutta l’umanità, di ogni tempo e di ogni luogo. Gesù è la risposta ad ogni dubbio, il rimedio ad ogni situazione. Gesù ha consegnato le chiavi del Regno dei cieli a Pietro, ha costruito la Chiesa su di lui, perché Pietro Lo ha riconosciuto. Arrendiamoci dolcemente a Gesù e consegniamo a Lui ogni cosa, a partire dalle nostre relazioni, le delusioni, il nostro tempo, le attese, le gioie e le tristezze, le scelte di ogni giorno e le decisioni difficili, il nostro cammino, la nostra casa, la vita. Facciamo un atto di fede: consegniamo le chiavi della nostra casa a Gesù e Lui ci metterà nelle mani le chiavi del Regno dei cieli che non avrà mai fine.
Amen alleluia …
VANGELO
Mt 16,13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore