Il Vangelo nella famiglia – 16 giugno 2024


RIFLESSIONE SUL VANGELO DELLA XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

di Maria e Sebastiano Fascetta

Il Vangelo paragona il Regno di Dio a un “granello di senape”, qualcosa di molto piccolo, di poco appariscente, quasi invisibile. Amarsi significa essere fedeli nel “poco”, nelle cose piccole, apparentemente insignificanti per la logica consumistica ed arrogante. Il regno di Dio si dispiega nella semplicità di gesti vissuti con cura e attenzione, avvolti e impregnati di silenzio rispettoso, di pudore, di attesa fiduciosa. Non è facile controllare le proprie presunzioni e lasciare che l’altro pervenga a maturità secondo i propri tempi. Non è facile educare i figli con pazienza, cercando di favorire possibilità di liberazione piuttosto che imporre decisioni dettate dalla paura e dall’ansia. Non è affatto facile assumere con serietà e amorevolezza le proprie paure, senza rovesciarle sul proprio partner. Per questo è necessario darsi tempo, dare tempo alla relazione coniugale, imparare ad armonizzare le diversità, essere disposti ad entrare nella situazione dell’altro uscendo dal guscio del proprio egoismo, adoperandosi a sradicare i rovi e le spine che cercano di soffocare il seme buono dell’amore. Il brano evangelico vuole suscitare in noi lettori una particolare attenzione alla presenza amante di Dio nei nostri cuori, nelle pieghe della nostra vita, negli anfratti della nostra esistenza, negli angoli bui delle nostre case, nella semplicità delle nostre relazioni, provocandoci all’accoglienza della sua Parola, orientando il nostro sguardo verso l’ordinario dispiegarsi del Regno di Dio nella nostra carne. Rivolgiamoci unanimi a Dio Padre con rinnovata fiducia: “Venga il tuo Regno nel silenzio amante e accogliente dei nostri cuori. Risana la terra arida delle nostre vite perché germogli la bellezza e l’armonia. Dacci un cuore paziente capace di resistere all’impaziente preoccupazione di possedere e consumare. Venga il tuo Regno nelle nostre case, parole, propositi e decisioni, perché possiamo gustare nella semplicità dei nostri giorni la sobria ebbrezza dello Spirito.”

Vangelo

È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4,26-34

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore.