RIFLESSIONE SUL VANGELO DELLA IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
di Lina e Dino Cristadoro
Gesù insegna come uno che ha autorità! Libero, in assoluta autonomia di pensiero, di giudizio, di ispirazione, Egli insegna con semplicità, usa un linguaggio chiaro e comprensibile, storie ed esempi della vita di ogni giorno che tutti possiamo comprendere, attraverso le parabole racconta la sua visione del mondo e ci rivela il mistero di Dio-Amore.
Nella sinagoga tutti rimangono stupiti nell’ascoltare Gesù, ciascuno si sente toccato profondamente, la sua Parola rivela un Dio veramente vicino, ascoltare Gesù è l’esperienza nella quale ci si sente accolti nelle paure, compresi nelle debolezze, interpretati nei propri bisogni, accompagnati nelle speranze. I farisei erano interpreti ufficiali della legge, la Torah, ma Gesù mostra il volto di Dio.
Forse anche noi, molto spesso, ci preoccupiamo più di seguire il dovere anziché il cuore. Nel nostro rapporto di coppia ci si ritrova ad un certo punto a dover fare i conti con una distanza che si è creata, per motivi diversi, perché non abbiamo custodito l’amore. Gesù ci insegna ad ascoltarci reciprocamente, ad usare le parole autorevoli che nascono da un cuore che ama; ad avere cura dell’altro, dei figli e di ogni uomo che incontra sul proprio cammino.
Marco ci racconta una giornata tipo di Gesù: essa è scandita dalla predicazione, dalle guarigioni degli ammalati e dalla preghiera. Gesù non prende riposo, in ogni cosa rende gloria al Padre curando l’uomo nel corpo e nello spirito. E ci dà l’esempio. Nelle nostre giornate siamo avviluppati fra le mille cose da fare tanto da dimenticare l’incontro con l’amato: Gesù, roccia su cui abbiamo costruito la nostra casa.
Torniamo a ricercare le cose semplici, recuperiamo il gusto della preghiera, la forza e l’incanto delle parabole, i racconti di Gesù sulla nostra vita, esse stesse piene di vita e di speranza.
Durante la predicazione di Gesù nella sinagoga si manifesta lo spirito impuro che imprigionava un figlio di Israele ed al quale Gesù impone di tacere. Le parole del diavolo tradiscono il disprezzo che satana ha per l’umanità di Gesù; lo Spirito di Dio dà la vita, lo spirito impuro allontana da essa, da Gesù!
La Parola di Gesù è una chiamata alla libertà dalle forze del male che tengono in pugno l’uomo rendendolo schiavo del peccato. Il diavolo sa che Gesù è venuto per rovinarlo.
Gesù dice una parola secca ma perentoria, intima allo spirito impuro di tacere e di uscire da quell’uomo. La Parola di Gesù libera! È dalla parola e dal modo con cui si comunica che mostriamo a chi apparteniamo, se a Dio o al peccato.
Quanta violenza oggi anche nel nostro modo di esprimerci, Gesù dice: “taci”, taci violenza, insulti, guerre e mortificazioni. Siano le coppie cristiane capaci di parlare con libertà e verità e con l’autorità che scaccia ogni spirito di divisione.
Anche a noi oggi nella Cafarnao delle nostre strade, delle nostre case il Signore insegna con autorità attraverso la sua vita, un’autorità che non ci rende schiavi ma liberi!
Vangelo
Insegnava loro come uno che ha autorità.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,21-28
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore.