RIFLESSIONE SUL VANGELO DELLA XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A
di Ermelinda e Franco Cidonelli
Il Vangelo di questa settimana inizia con un rimprovero a Pietro, “Tu non pensi secondo Dio…”, che tante volte Gesù farebbe a noi famiglie cristiane, quando come Pietro, viviamo la tentazione di rigettare la sofferenza e volere risolvere ogni cosa senza passare dal crogiolo del dolore. Quando dinanzi alle delusioni ed alle incomprensioni, scegliamo la chiusura ed il non dialogo, quando nel tradimento, nelle mancanze d’Amore, scegliamo il non perdono o la vendetta, quando invece di tendere la mano a chi è in difficoltà, scegliamo il giudizio, quando davanti le difficoltà coniugali scegliamo la separazione e non la fatica di ricominciare, quando non abbiamo fiducia e speranza per il nostro futuro e ci affanniamo perdendo di vista ciò che conta, Gesù ripete a noi “Non pensi secondo Dio…”.
Solo se impariamo a pensare secondo Dio, possiamo accogliere l’invito esigente di Gesù che altrimenti risulterebbe alquanto assurdo.
A Pietro, a noi, Gesù propone (non impone): “Se vuoi seguirmi…”.
Rinnega te stesso: Non farti schiavo dell’altro, ma liberati dai tuoi egoismi, dai tuoi progetti, dai tuoi pensieri che condizionano i tuoi rapporti in famiglia e oltre, per imparare ad accogliere e amare il tuo coniuge, i tuoi figli, ogni fratello nella sua diversità, dopo avere “rinunciato ad inquadrarli nei tuoi schemi”.
Prendi la tua croce
Non subendo il dolore, facendoti schiacciare dalla prova, ma alla maniera di Gesù, che fa della Croce la manifestazione dell’amore più grande. Prendi, accogli le difficoltà, anche le più grandi, che la vita ti presenta, come occasioni per imparare ad amare alla divina per scoprirti capace, nella potenza dello Spirito che ci abita, di Amare come Gesù, e allora anche la tua croce sarà “gloriosa”.
Chi vorrà salvare la propria vita
che male c’è diremmo , a volere salvare la vita? Ma di quale vita parliamo? Non certo della vita fatta di apparenze, di realizzazioni a tutti i costi, di gioie effimere. È questa vita che dobbiamo essere disposti a perdere per guadagnare la Vita Piena, che Gesù ci ha acquistato, la Vita vera che sa gioire non di ciò che ha ma di ciò che è, non di ciò che riceve ma di ciò che dona. Solo così possiamo seguire Gesù VIA, VERITÀ e VITA.
Signore, concedici come Geremia, di poterti dire come famiglia “Tu mi hai sedotto ed io mi sono lasciato sedurre”, per seguirti anche sulle vie, a volte, tortuose e difficili dell’Amore, per sperimentare e testimoniare la bellezza, la grandezza, la profondità dell’Amore che hai riversato nei nostri cuori e nelle nostre famiglie. Amen Alleluya.
Vangelo
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,21-27
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Parola del Signore.