Riflessione sul Vangelo della domenica
di Ermelinda e Franco Cidonelli
Anche questa domenica il Padre, con la sua Parola, vuole raggiungere il nostro cuore.
Lui sa che siamo noi quel “paese di Neftali e di Zabulon avvolto nelle tenebre”, le tenebre delle difficoltà economiche, di salute, delle difficoltà di comprensione tra coniugi, con i figli, con gli altri, che spesso offuscano e rattristano la nostra vita e diventano montagne insormontabili che non ci fanno vedere oltre, cioè la gioia e la bellezza dello stare insieme.
A noi allora la Parola viene a ricordare che Gesù è la Luce che è sorta, che è venuta, che viene “per quelli che abitavano in regione e ombra di morte”, per noi. Le nostre tenebre non possono farci paura se noi accogliamo la Luce del mondo nei nostri cuori, nelle nostre famiglie!
Col salmista possiamo, non solo ripetere ma sperimentare che “il Signore è mia Luce e mia Salvezza”. E non possiamo accogliere Gesù Luce e Salvezza, o illuderci di averlo accolto, se non siamo disposti a “convertirci”, a cambiare rotta, passando dall’apparire all’essere, dall’affermazione di se al dono di se.
L’invito rivolto nel Vangelo di oggi a Simone e Andrea, a Giacomo e Giovanni, oggi è rivolto a noi, a noi dice: Venite dietro me, famiglie, venite insieme come Simone e Andrea, come Giacomo e Giovanni e gli altri, VENITE, non solo si diraderanno le vostre tenebre e alla sua Luce vedremo la luce, ma, “vi farò pescatori di uomini”.
Noi, pur nelle nostre povertà e fragilità, dopo essere stati illuminati e salvati da Gesù, potremo portare altri alla sua Luce, noi da “Misericordiati” diventeremo strumento di Misericordia per altre famiglie.
Ma ogni invito esige una Risposta!
Andrea e Simone, Giacomo e Giovanni, “SUBITO” lasciate le reti lo seguirono, e noi?
Tu famiglia, sei disposta a seguire, senza indugi, Gesù, vera Luce che vince ogni tenebra e ombra di morte? Sei disposta a lasciare i tuoi progetti, i tuoi modi di pensare, i tuoi risentimenti, i tuoi affanni, per accogliere Gesù e camminare dietro a Gesù sulla via della Luce?
PREGHIAMO
Spirito Santo infondi nei nostri cuori
Il coraggio di scegliere, senza indugio Gesù,
Vera Luce, vera Gioia, vera Salvezza.
Fa che anche noi, dopo averlo vissuto,
possiamo comunicare ad ogni fratello, ad ogni famiglia:
“Il Signore è mia Luce e mia salvezza
Di chi avrò timore,
il Signore è mia difesa di chi avrò paura…..
Spera nel Signore sii forte si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore”
Amen Alleluia
Vangelo
Mt 4,12-23
Venne a Cafàrnao perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa.
Dal Vangelo secondo Matteo
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.