Riflessione sul Vangelo della domenica – Prima di Avvento
di Magdalena e Carlos Altamirano
Le letture di questa prima domenica di Avvento ci invitano a ordinare le nostre priorità, a risvegliare la nostra attenzione su ciò che è rilevante, ad essere vigili e pronti a percepire la presenza di Cristo. Nella prima lettura, Isaia ci invita a vedere Dio come il monte più alto, il bene che sostiene ogni bene, la vita che sostiene ogni vita, l’anelito verso il quale devono camminare e affluire tutte le dimensioni della nostra vita personale e familiare. È un buon momento per chiederci se tutti gli ambiti esistenziali, famigliare, personale, lavorativo, sono ben ordinati e camminano nella stessa direzione; se come famiglia siamo orientati verso Dio.
Poi, nella seconda lettura, Paolo ci invita a svegliarci da tutte le distrazioni che possono farci dimenticare o allontanare dall’opportunità che abbiamo di poterci rivestire di Gesù Cristo, e così di partecipare della sua natura divina. Possiamo chiederci quanto siamo attenti, come famiglia, a questo meraviglioso dono che Dio ci fa di poter partecipare del suo amore e di poterlo trasmettere agli altri.
Infine, nel Vangelo, Gesù ci chiama alla vigilanza, e ci chiede di vegliare e di essere attenti per percepire la sua presenza e riconoscere il suo ritorno, poiché può venire a noi in modo improvviso e imprevedibile. «Che cosa il Signore vuole farci comprendere con questo ammonimento, se non che non dobbiamo lasciarci assorbire dalle realtà e preoccupazioni materiali sino al punto da restarne irretiti?» (Benedetto XVI, omelia, 2 dicembre 2007). «Dobbiamo vivere davanti agli occhi del Signore con la convinzione che ogni giorno può essere reso presente» (BXVI).
Non permettiamo che l’attenzione che dedichiamo alle occupazioni quotidiane, ai nostri hobby, ci impedisca di vedere Cristo vicino a noi, nel nostro coniuge, nei nostri figli, nei nostri genitori, nei nostri vicini e in ogni altra persona bisognosa che si avvicina a noi, e che ci dà l’opportunità di amare e di permettere a Cristo di nascere nei nostri cuori.
Restiamo attenti e vigili in attesa di Gesù, per poter riconoscerlo quando tornerà, non solo alla fine dei tempi, ma anche nel momento meno atteso di ogni giorno, in cui è certamente presente nella nostra vita. Diciamo con il salmista: «Andiamo con gioia incontro al Signore».
Vangelo
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 24,37-44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.