Riflessione sul Vangelo della domenica
di Ivana e Giovanni Granatelli
Carissimi fratelli e sorelle, cari sposi e care famiglie, amati dal Signore, nella pagina di Vangelo di questa domenica, Gesù fa un discorso molto interessante, illuminante e che porta in sé un seme di splendida novità.
Gesù non parla per paradossi, né di utopie o di fantasia, quello che dice non è lontano da noi, anzi, è vicino a noi, è iscritto nel nostro cuore. Amare i nemici, fare del bene a chi ci odia, donare gratuitamente tutto ciò che abbiamo, senza pretendere nulla in cambio, porgere l’altra guancia a chi ci percuote, pregare per quelli che ci fanno soffrire, non giudicare e non condannare nessuno ma perdonare sempre tutto a tutti… certamente secondo la sapienza umana è una pazzia, è impossibile e impensabile. Se guardiamo a Gesù, però, al Suo esempio e alla Sua testimonianza di vita, comprendiamo che tutto è possibile in Colui che ci da la forza. Questa à la nostra vera chiamata come cristiani, come sposi e famiglie cristiane e cioè, sradicare dal nostro cuore tutto quello che non è del Signore e crescere nell’amore fino a raggiungere la stessa statura di Cristo, lo stesso Suo carattere, pensare come Lui pensa, sentire come Lui sente, parlare come Lui parla, agire come Lui agisce, amare come Lui ama.
Amare il proprio nemico è inconcepibile per la logica del mondo, al massimo riusciamo ad amare quelli che ci amano e alle volte costa fatica anche questo. Ci sarà capitato almeno una volta di percepire la presenza del nostro sposo, della nostra sposa, dei figli, come se fossero dei nemici. Come è possibile vivere con un nemico in casa, sotto lo stesso tetto, nello stesso letto, seduti alla stessa tavola? Alle volte quel luogo tanto bello che chiamiamo casa, dove ci si dovrebbe sentire al sicuro, amati e stimati, quella piccola chiesa domestica dove si dovrebbe respirare il buon profumo dell’accoglienza, della gratuità, della fiducia, del perdono e della tenerezza, si trasforma in ben altra cosa, in un vero e proprio campo di battaglia, in cui, armati fino ai denti di sentimenti di egoismo, ci si ferisce a vicenda, le parole diventano più taglienti di una lama, giudizi pesanti arrivano al cuore come saette, si cerca il punto debole dell’altro per colpirlo e si rischia di rimanere schiacciati o di schiacciare l’altro a causa dell’indifferenza o del risentimento, della prepotenza o dell’orgoglio. Nessuno vince ma tutti sono vinti, tutti cadono a terra, tutti perdono qualcosa e delle relazioni matrimoniali e familiari non restano che le macerie, le ferite possono diventare piaghe insanabili e poi cancrene. Non c’è più pace, non c’è gioia, l’amore e la tenerezza non sono che uno sbiadito ricordo del passato che non può tornare! Se non vigiliamo, se non preghiamo, se non siamo umili, tutti siamo a rischio. Se non guardiamo a Cristo tutti possiamo perderci, cadere e trasformarci in giudici implacabili e spietati e fare della nostra casa un tribunale d’ingiustizia.
Chi ama Dio non ha nemici nel cuore, disprezza la cultura dell’odio e incarna in sé la cultura dell’amore, quella che Gesù ci ha lasciato in eredità. In un mondo in cui molti cercano a tutti i costi di essere rivoluzionari, il solo e vero rivoluzionario è Gesù, che perdona, che ama, che è benevolo, disinteressato e compassionevole verso tutti. L’amore di Gesù conquista, attira e convince e se Cristo vive nelle nostre coppie e nelle nostre famiglie allora anche il nostro amore può convincere e attirare a Dio, perché siamo sale e luce per il mondo.
Vieni Spirito Santo e fa delle nostre case oasi di misericordia, porti sicuri, case di preghiera e di ospitalità ma anche ospedali da campo per accogliere, soccorrere e prenderci cura degli smarriti di cuore, degli afflitti, di chi è oppresso, affaticato o solo. Ma soprattutto nelle nostre relazioni familiari aiutaci a gareggiare nello stimarci a vicenda, a non sbattere i pugni ma cercare piuttosto un confronto e un dialogo pacifico e rispettoso. Aiutaci ad avvicinarci all’altro e fare il primo passo, anche dopo aver litigato. Aiutaci ad abbassare le difese, a disarmarci e non alzare muri di silenzio e indifferenza. Donaci la forza e il coraggio di non dividerci, di non prendere due strade separate, ma di restare uniti, strigerci per mano e perseverare nel cammino insieme verso la stessa meta. Fà che non ricambiamo il male con altro male, perché il buio non si sconfigge con altro buio e l’odio con altro odio ma, come Gesù ci insegna: “il male si vince con il bene”.
Non siamo né eroi, né atleti chiamati ad imprese impossibili, ciò che dobbiamo fare è semplicemente donare all’altro tutto il bene che desideriamo per noi stessi, poi allarghiamo il cuore e Dio lo ricolmerà della gioia senza fine.
Amen. Alleluia.
VANGELO
Lc 6,27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso .
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
Parola del Signore.