Il Vangelo nella famiglia – 5 dicembre 2021


Riflessione sul Vangelo della II domenica di Avvento

di Filippa e Gino Passarello

Protagonista del Vangelo di questa II domenica di Avvento non è Giovanni Battista ma la Parola di Dio che, nel deserto, viene su Giovanni e ne fa un profeta, un precursore, invitandoci alla conversione. Questa pagina è un monito per tutti noi: accogliere la salvezza di Dio implica una profonda revisione di vita, un cammino controcorrente che ci impegna ad abbassare i monti della superbia, dell’orgoglio, della prepotenza, dell’autosufficienza e a spianare le vie impervie della mentalità del nostro tempo che indulge all’egoismo, all’edonismo, alla prevaricazione, alla ricerca della propria realizzazione a qualunque prezzo e del benessere materiale.

Questa Parola ricorda anche a noi famiglie che accogliere la salvezza di Dio è accogliere e vivere in pienezza la chiamata ricevuta ad essere segno e luogo del suo amore per gli uomini. Certo, c’è una conversione personale ma c’è anche una chiamata alla conversione che si intreccia con il nostro cammino di sposi e di famiglie e ci spinge ad un cambiamento di rotta, di mentalità, ad uscire dal  quieto vivere per lasciarci interrogare dalla Parola di Dio. È tempo di chiedersi se, all’interno della nostra vita familiare e tra noi sposi, si siano elevati i monti dell’egoismo, dell’incomprensione, del giudizio, di una strisciante rassegnazione, di gesti abitudinari e vuoti che feriscono e mortificano l’amore, e quanto tortuose siano diventate le vie del dialogo, della comprensione, dell’accoglienza e del perdono reciproco. Accogliere la salvezza per noi è permettere allo Spirito Santo di cambiare i nostri occhi e il nostro cuore perché possiamo vedere l’altro con gli occhi e il cuore di Dio e perché possiamo riflettere, pur nella povertà del nostro vissuto, la sua presenza in mezzo agli uomini e il suo amore incondizionato. Il Vangelo sottolinea che la Parola di Dio scende su Giovanni nel deserto, è necessario che anche noi sposi, per diventare “parola”, “annuncio” ci lasciamo incontrare dalla Parola nel silenzio e nel deserto della preghiera, perché è lì che Dio ci parla cuore a cuore, ci insegna ad amare e a leggere la nostra storia alla luce della sua chiamata e della missione che ci ha affidato, a leggerla come parte di un disegno più grande.

Spirito Santo, Spirito di Gesù, fa che le nostre famiglie siano grembo che sa accogliere e custodire la Parola per donarla agli uomini del nostro tempo che, pur senza saperlo, cercano Dio e la sua luce.


VANGELO
Lc 3,1-6

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

✠ Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
“Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”.

Parola del Signore