Il Vangelo nella famiglia – 14 novembre 2021


Riflessione sul Vangelo della domenica

di Magdalena e Carlos Altamirano

A prima vista, il brano evangelico di questa settimana può sembrare che riguardi solo la fine del mondo: un evento sfocato in un momento indeterminato nel futuro. Tuttavia, come gli altri brani del Vangelo del mese di novembre, rappresenta piuttosto un messaggio di speranza sulla fiducia che oggi dobbiamo avere nel Signore; ci ricorda che le cose terrene sono passeggere, comprese le difficoltà e i dolori, e che le parole di Gesù non passeranno, non cesseranno di compiersi, cioè che abbiamo un padre che ci ama e che ci ha fatto partecipi della natura divina, che dona a noi la capacità di amare, affidandoci una specifica missione, indicandoci come meta l’incontro definitivo con Lui.

In ogni matrimonio e in ogni famiglia ci sono tribolazioni che possono sembrare la fine di tutto. Concentrarsi solo sulle nostre faccende quotidiane, sui nostri problemi, sui nostri disaccordi e sulle nostre controversie, può rimanere nascosta, come nel caso del sole oscurato del brano, la luce della verità dell’amore di Dio, che ci permetterebbe di vedere la bellezza, che è presente nel matrimonio e nella famiglia. Senza la luce del suo amore, tutto ciò che è bello può apparirci poco chiaro, oscuro, ed è per questo che, talvolta, concentriamo i nostri sforzi per ottenere cose effimere che ci portano a non realizzare il vero senso della vita.

Tuttavia, Gesù promette che qualunque cosa accada, quella luce brillerà di nuovo, e allora sarà visibile solo ciò che quell’amore riflette, cioè il tanto o il poco che abbiamo amato in quei momenti di oscurità e afflizione. Dobbiamo leggere con saggezza i segni dei tempi e riporre la nostra speranza nel Signore, per percepire la sua presenza anche nei momenti di angustia, e confidare nella bontà e nella bellezza della missione del nostro matrimonio e della nostra famiglia.

Chiediamo al Signore di star vicino di noi e di non lasciarci la mano nei momenti di difficoltà, che possiamo amare come Lui ci ama, che possiamo continuare a confidare nella bellezza della nostra vocazione nei momenti in cui il buio ci impedisce di vederla, e che insieme possiamo dire come il salmista: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

VANGELO

Mc 13,24-32

Il Figlio dell’uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.

✠ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Parola del Signore