Il Vangelo nella famiglia 9 maggio 2021


Riflessione sul Vangelo della domenica

di Soraya e Michele Solaro

L’amore di Dio Padre ci raggiunge attraverso Gesù ed egli ci ama del medesimo amore con cui è amato.
Gesù è l’amore incarnato. Non esiste un amore più grande dell’amore incarnato, solo colui che è un tutt’uno con l’amore può donarlo attraverso il dono di sé.
L’amore è efficace se è frutto di donazione, se manca questo aspetto è solo amore idealizzato; l’amore di Gesù è efficace perché egli non ha risparmiato nulla di sé, si è donato totalmente.
Noi sposi, nel sacramento del matrimonio, abbiamo ricevuto la capacità di amarci come Gesù ama, siamo chiamati a “rimanere” nel suo amore, a renderlo visibile, a permettere che diventi efficace.
I fallimenti nella vita matrimoniale, le incomprensioni in famiglia, sono spesso il risultato della nostra incapacità di incarnare l’amore.
Quanti buoni propositi nei confronti del coniuge, dei figli, scaturiscono più dalla nostra esigenza di avere un una famiglia “perfetta”, “ideale”, “efficiente”, che dalla consapevolezza che ciascuno può essere per l’altro segno efficace di un amore più grande. Infatti, fuori dalla logica di un amore che sia anche disponibilità a perdere qualcosa di noi stessi, disponibilità a cedere il nostro spazio, a cambiare le nostre convinzioni, a condividere il nostro tempo, a rimodulare le nostre priorità, a rivedere i nostri progetti, senza recriminazioni o rivendicazioni, difficilmente potrà realizzarsi il vero bene per l’altro.
Gesù incarna l’amore del Padre affinché noi potessimo amarci come “lui ci ha amati”, donando la sua vita, rendendo efficace il progetto di salvezza per il mondo intero.
Questo amore siamo chiamati a vivere nelle nostre famiglie, un amore che non chiede nulla in cambio ma che tutto si dona perché l’altro abbia la vita.

Donaci il tuo Santo Spirito Signore,
accendi in noi la luce nuova per riconoscere il tuo amore,
rendici capaci di ricambiarlo,
rendici capaci di condividerlo,
rendilo efficace.


VANGELO
Gv 15,9-17

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

✠  Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore