Il Vangelo nella famiglia 7 marzo 2021


Riflessione sul Vangelo della domenica – III di Quaresima

di Rosa Maria e Giorgio Middione

In questo tempo di riflessione quaresimale il messaggio che oggi ci vuole donare la Parola di Dio è molto importante per la vita di ogni credente.

Siamo invitati a vivere questo periodo, come un momento di Grazia con la consapevolezza che non è la morte la fine di tutto, bensì la vita eterna, la risurrezione e l’amore gratuito ed infinito che Dio, che ha sconfitto il male, ha per tutti noi.

Il Vangelo di questa terza domenica di Quaresima, ci parla proprio di un giorno di festa, in cui tutti i credenti ebrei andavano al tempio.

Gesù entrato nel tempio, luogo di culto sacro, vede la casa del Padre, luogo d’incontro con Dio, trasformata in un mercato in cui la gente, piuttosto che pregare e ringraziare il Signore, comprava e vendeva e preso dalla collera per ciò che vide, scacciò fuori tutti coloro che mercanteggiano.

Così come è entrato nel tempio, Gesù vuole entrare nella nostra vita, per allontanare e scacciare tutto ciò che è male, in tutte le sue forme e riaffermare la presenza assoluta di Dio.

Con questo gesto forte, Gesù ci invita, innanzitutto, ad uscire dalla logica gretta del baratto, in forza della quale noi credenti diamo qualcosa a Dio, un offerta o una rinuncia per ottenere da Lui qualcosa in cambio. Dio non agisce così!! non mercanteggia con noi !! non si fa comprare o pagare con offerte e sacrifici. Lui ci ama gratuitamente e non chiede nessun tipo di scambio o baratto, ma ci chiede soltanto di aprire il nostro cuore a Lui, per aderire al Suo progetto di Salvezza e Amore per noi.

In questo tempo di Quaresima e di conversione è, dunque, importante raccogliersi in silenziosa preghiera per cercare di esaminare attentamente il nostro cuore, per capire se c’è qualche atteggiamento mercantilistico con Dio.

In questo brano evangelico Gesù, inoltre, ci dice che il tempio di Dio è Lui stesso e con la Sua Resurrezione, anche noi tutti uomini, siamo destinati a esserlo, ad essere noi stessi tempio dello Spirito Santo.

Il tempio di Dio è l’umanità tutta, perché Dio abita proprio lì, in ogni uomo e in ogni donna, Sue amate creature.

Attraverso i suoi Sacramenti ed in particolare attraverso l’Eucarestia, il nostro cuore si unisce a Gesù risorto e noi diventiamo tabernacoli viventi del Santissimo, santuari della Sua presenza viva in noi ed in ogni luogo in cui viviamo.

Diventiamo pietre vive, chiamate a difendere il tempio di Dio che è in noi. La mia casa, la mia famiglia è il tempio di Dio. La mia vita coniugale è tempio, luogo, Sacro dove Dio vuole abitare con la Sua Grazia.

Gesù quando entra nel tempio trova i mercanti e  manda tutto all’aria spinto dallo  zelo e dell’amore verso il Padre Suo, perché non può tollerare che quel luogo di culto diventi luogo del peccato e di distrazioni che non portano a Dio.

Siamo chiamati oggi, in questo momento quaresimale di Grazia e conversione, a interrogarci, a guardare dentro la nostra casa, dentro il nostro cuore, nella nostra vita coniugale, per capire cosa abita in quel luogo Sacro in cui Gesù vuole entrare.

Dio cosa trova? Trova forse un mercato, un bazar in cui regna il caos, l’egoismo, il giudizio l’interesse personale, l’arroganza ed in cui in cui i nostri affetti sono  disordinati, soffocati da tante preoccupazioni che ci allontanano l’uno dall’altra? Oppure trova un luogo di preghiera, di conversione , in cui si respira la presenza di Dio e regna la Sua Parola; dove si osservano i Suoi comandamenti e si cammina insieme verso la Santità, in cui regna amore gratuito per il proprio coniuge e per gli altri, un luogo di perdono, di tenerezza, ricolmo della Grazia di Dio dove, dunque, l’unico padrone di casa è il Signore ed ogni respiro, ogni azione, è mossa dall’amore di Dio e per Dio? 

Siamo chiamati a curare e proteggere il nostro matrimonio, allontanando tutto ciò che non appartiene a Dio, tutto ciò che può sporcare e distruggere questo luogo di Grazia che è il nostro matrimonio, tempio che Dio ci ha affidato, custodendolo con quello stesso zelo ed amore che Gesù ha avuto verso Suo Padre, affinché questo luogo sacro non sia profanato ed oltraggiato, ma sia espressione dell’Amore di Dio. Amen

VANGELO
Gv 2,13-25

Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere

Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». 
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Parola del Signore