Il Vangelo nella famiglia – 31 maggio 2020


Riflessione sul Vangelo della Domenica – Pentecoste

di Ermelinda e Franco Cidonelli

PENTECOSTE: Festa del Dono, Festa della Nuova Creazione, Festa della Missione.

Festa del Dono

Dall’offerta delle primizie da parte dell’uomo a Dio, a festa “della Primizia” (lo Spirito Santo) da parte di Dio agli uomini: Dio con la Pentecoste completa l’opera di salvezza che Gesù aveva iniziato.

Non sarà più la presenza umana di Gesù ad accompagnare l’uomo, ma è Dio stesso che viene ad abitare nell’uomo, quel Dio che disse di non volere abitare in un tempio costruito da mani d’uomo, sceglie di abitare con l’uomo, nell’uomo “per sempre” (resterò con voi fino alla fine dei tempi).

Festa della Nuova Creazione

Nel giorno della creazione Dio soffiò sull’uomo di fango e gli diede la vita, nel giorno di Pentecoste Dio dona il suo Spirito all’uomo e gli ridona la Vita. Al grido dell’uomo: Maranatha, risponde “invadendo” il suo cuore con la sua presenza, realizzando così la promessa fatta in Ezechiele “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne”

Festa della Missione

Lo Spirito crea uomini nuovi: quegli uomini paurosi, pieni di ansie, chiusi nel buio del cenacolo, diventano uomini capaci di uscire dal cenacolo per annunciare con forza la lieta notizia, diventano uomini capaci di portare a termine la missione affidatagli.

Se nella prima creazione, Dio affida all’uomo di continuare la sua opera creatrice (abbiate cura del creato e crescete e moltiplicatevi) con la seconda creazione (Pentecoste), gli affida la missione di continuare l’opera del Figlio Gesù: fare conoscere il volto misericordioso di Dio Padre ad ogni uomo.

Per questo non lascia l’uomo da solo, non si limita a passeggiare con lui nel giardino (come nella Genesi) ma viene ad abitare con lui, a stare con lui, a vivere con Lui.

Cosa dice la Pentecoste a noi famiglie?

– Riappropriati del dono di tuo marito, tua moglie, dei tuoi figli, segno dell’Amore di Dio per fare esperienza quotidiana del suo Amore, che sempre si dona, anche quando non è corrisposto.

– Lasciati “ricreare” dalla potenza dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose, perché Dio, che ha costituito la tua famiglia, non si è stancato di voi, ed è pronto a ricrearvi come famiglia, a ricostruire la “vostra casa” più bella di prima, anche se potrebbe sembrare distrutta dalle intemperie attraversate.

– Vivi con forza la tua Missione. Se ogni battezzato è chiamato a vivere la Pentecoste mostrando con la vita la potenza dello Spirito, ancor più noi come famiglie, perché il Matrimonio cristiano è già Pentecoste per la potente effusione dello Spirito sulla coppia (Epiclesi della Liturgia del matrimonio); una pentecoste forse non ancora pienamente vissuta o trascurata, che attende di diventare Pentecoste perenne.

Dio si fida di noi famiglie per mostrare al mondo come Ama: un Amore che non teme le prove e le tempeste inevitabili della vita, che sa andare oltre i propri egoismi e i nostri limiti umani, perché sa di potere contare sulla presenza dello Spirito Santo, sorgente inesauribile di Amore, che ci rende capaci di Amare come Cristo ci Ama: fino a dare la vita, fino alla fine. E, se la paura, lo scoraggiamento, i fallimenti, tentano di convincerti che non puoi, non sai …, ricorda, famiglia, che Maria è già pronta a chiedere l’aiuto dall’Alto. Insieme a Lei invochiamo con fiducia: «Maranatha, vieni Spirito Santo» ed è già PENTECOSTE.

Buona Pentecoste

 

VANGELO
Gv 20,19-23

Come il Padre ha mandato me anch’io mando voi.



Dal Vangelo secondo Giovanni

 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».