Meditazioni per la novena di Pentecoste in famiglia – 4° giorno
di Ermelinda e Franco Cidonelli
«Nell’epiclesi di questo sacramento gli sposi ricevono lo Spirito Santo come comunione di amore di Cristo e della Chiesa. È lui il sigillo della loro alleanza, la sorgente sempre offerta del loro amore, la forza in cui si rinnoverà la loro fedeltà» (CCC, n. 1624).
Per questo don Renzo Bonetti scrive: «Quando vi sembra che le vostre capacità di amare stiano esaurendosi, quando il marito o la moglie vi sta estenuando, quando quel figlio sembra aver assorbito tutta la vostra capacità affettiva ,quando la vostra fonte umana è ormai prosciugata, quella fonte divina che scaturisce dallo Spirito è lì a dirvi: “Hai la capacità di amare come Cristo sta amando la Chiesa!”. In questi momenti lo Spirito è la sorgente offerta all’amore degli sposi, la forza in cui si rinnoverà la loro fedeltà, la potenzialità di amore che sempre attinge alle profondità stesse della comunione trinitaria» (Lo Spirito Santo speranza nuova per la famiglia).
Quindi nelle nostre difficoltà quotidiane, anche quando il nostro amore umano sembra esaurirsi, abbiamo la fonte dove attingere, quella fonte che, chiusi nel buio del nostro cenacolo personale e famigliare (finestre e porte chiuse), presi dalle nostre paure, dai nostri bisogni egoistici, dalle nostre ansie, non vediamo, dimentichi di quella Promessa: «Sarò con voi fino alla fine dei tempi».
Anche questo tempo di pandemia che stiamo attraversando (che nella convivenza forzata ha fatto emergere le incomprensioni e sopito l’entusiasmo dello stare insieme) può diventare tempo di Grazia, se lasciamo che lo Spirito prenda possesso delle nostre famiglie, dove, forse, per lungo tempo è stato l’ospite nascosto e sconosciuto.
Già san Giovanni Paolo II aveva affidato, il 3 maggio 1981, sapientemente ogni famiglia “allo Spirito che è all’origine della coniugalità e della famiglia, allo Spirito che è il vertice della possibilità del realizzarsi del matrimonio e della famiglia”.
Anche noi, oggi, ed in ogni tempo, vogliamo riaffidare le nostre famiglie allo Spirito che abita in noi e tra noi, che «ci dona il cuore nuovo e ci rende capaci di amarci come Cristo ci ha amati» (FC, n. 13)
Continuiamo perciò ad invocare :
VIENI SPIRITO SANTO, effondi nei nostri cuori il fuoco del tuo Amore.