Riflessione sul Vangelo della domenica
di Rosa Maria e Giorgio Middione
Il Vangelo di oggi, ci presenta una scena di famiglia in cui si parla della generazione di Gesù frutto di due “si” donati con Amore; quello di Maria e quello di Giuseppe.
Si narra, di una coppia di innamorati, due giovani fidanzati promessi sposi che con normali desideri ed aspettative, avevanoun progetto di vita insieme.
Dio agisce sull’amore di Maria e Giuseppe, che evolve seguendo percorsi imprevedibili, lontani dalla loro umana comprensione, entrando nella loro storia e dando una direzione diversa ai loro progetti.
Maria e Giuseppe sono chiamati a lasciarsi condurre da Dio là dove ancora non sanno.
Nella loro semplicità pensavano di avere programmato tutta la vita e, invece, Dio sconvolge i loro piani.
Giuseppe, dopo avere scoperto della gravidanza della sua promessa sposa Maria, si trova di fronte ad una sceltadifficilissima ed impegnativa. Se solo per un attimo provassimo ad immaginare la storia del concepimento di Gesù visto con gli occhi di Giuseppe, probabilmente riusciremmo a capire quanto complicato sia stato per lui accettare e credere quello che era avvenuto, tanto da pensare di ripudiare in segreto Maria.
La notte attraversata da quest’uomo incredulo e confuso, deve essere stata tormentata, piena di dubbi, preoccupazioni, sofferenza e profonda delusione per l’accaduto.
A quel punto, Giuseppe “mentre stava considerando queste cose”,comprende, nel suo tormentato discernimento, di avere bisogno di Dio, che non fa attendere la Sua risposta, la Sua presenza.
L’angelo del Signore, infatti, appare in sogno a Giuseppe annunciandogli che il bambino nel grembo di Maria viene dallo Spirito Santo, ed egli appena destatosi dal sonno, credette a quelle parole.
La sua fiducia sconfinata in Dio, gli darà la forza per accogliere come “Dono”, questo bambino e la sua promessa sposa, per prendersi cura di loro per sempre, senza “se” e senza “ma”.
Con il suo Si e con l’“Eccomi” di Maria, questi due straordinari sposi hanno accolto con umiltà ed obbedienza il progetto di Dio per cambiare la storia del mondo.
Le vie verso cui il Signore ci conduce, sono spesso sorprendenti e presentano strade e direzioni inedite ed imprevedibili.
Certamente ognuno di noi, nella propria vita personale e di coppia, avrà avuto e avrà in futuro dei momenti in cui sarà difficile comprendere i disegni di Dio.
Giuseppe compie la sua scelta quando si desta dal sonno.
Il sonno allude alla notte; quante volte ci troviamo ad attraversare la “notte della non comprensione”, ed attendiamo trepidanti un segno di Dio, che possa riportarci alla luce.
La Parola di Dio ci rivela e ci svela, allora, il Suo disegno,solo se assumiamo un atteggiamento di ascolto obbediente.
Quante volte Dio ci esorta con la Sua Parola a non temere ed a fidarci di Lui senza indugiare e guardare le nostre fragilità, ma volgendo lo sguardo sempre in alto, affinchè la Sua Grazia possa agire e manifestare la Sua potenza.
Maria e Giuseppe, rappresentano la prima coppia che ha accolto la “buona Novella” “ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” ed ancora “ a lui sarà dato il nome di Emmanuele” che significa “Dio con noi”.
In Giuseppe vediamo, dunque, ogni credente che con le sue incertezze, fragilità si trova in cammino per accogliere nel proprio cuore Gesù: il “Dono”.
Dio ci dona se stesso, si vuole donare a ciascuno di noi. È un Dio che chiede soltanto di essere accolto nella nostra casa, nella nostra vita, per fondersi con noi.
La famiglia è, il luogo del “prendersi cura” delle persone che Dio ci ha messo accanto –lo sposo, la sposa, i figli, i genitori etc.-in questa circolarità di accoglienza, consapevoli che ogni membro è uno splendido dono di Dio.
Dobbiamo guardare allora a “ciascuno” di loro come regalo prezioso di “Gesù bambino”.
La Sacra Famiglia di Nazareth è, dunque, oggi un modello e fonte di ispirazione per tutte noi famiglie cristiane, perché ci richiama a quei valori spirituali indispensabili in cui è principalmente presente il dono dell’accoglienza reciproca in cui l’esistenza di ciascuno dei membri è preziosa, in quanto dono di Dio.
Una famiglia è davvero tale solo se al suo interno tutto viene condiviso:…..gioie, dubbi , e sofferenze, proprio come fecero Giuseppe e Maria.
Maria e Giuseppe, nell’accogliere il progetto del Signore,amano come ama Lui, con quella fedeltà che dura per sempre.
Anche noi famiglie cristiane, siamo invitate ad amare allo stesso modo, prendendo ad esempio questi sposi Santi, modello da ammirare ed imitare e da cui prendere la forza e la determinazione spinta dalla Fede in Dio.
Affidiamo, dunque, a Maria ed a San Giuseppe tutte noi famiglie cristiane del mondo, affinché il nostro amore coniugale possa crescere e rinsaldarsi ogni giorno con dedizione reciproca nonostante le prove, le difficoltà, le stanchezze e le cadute che incontreremo nel nostro percorso, in modo che, con fiducia e coraggio potremo vivere sempre al servizio dell’amore e della vita che il Signore ci ha donato.
VANGELO
Mt 1,18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.
Dal Vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.